Se si chiede a un utente che cosa lo infastidisce di più nel suo pc, la risposta molto spesso è la stessa: il computer si avvia troppo lentamente, il disco fisso è una tartaruga e nei giochi l’immagine va a scatti. Ciò non deve meravigliare, perché su un computer “fresco di acquisto” spesso le impostazioni del Bios tendono a garantire stabilità del sistema piuttosto che prestazioni assolute: nel peggiore dei casi addirittura non sono quelle più adatte per i componenti presenti. Il freno in questi casi deve essere tolto manualmente, ma molti utenti hanno un sacro timore di mettere le mani nelle impostazioni del Bios. Mentre è davvero facile arrivarci, di solito basta premere il tasto Canc mentre il pc si avvia, poi si finisce rapidamente per perdersi nelle varie pagine del Setup del Bios e si corre il rischio di impostare una configurazione azzardata del sistema, dalla quale può derivare anche un blocco dello stesso nella fase di boot. Per far sì che ciò non avvenga, verranno forniti dei suggerimenti che forniscono una descrizione accurata delle istruzioni per la configurazione del Bios. L’articolo è stato suddiviso in tre parti: innanzitutto verranno spiegate le istruzioni che permettono di ottimizzare le impostazioni di base, in modo tale che il pc funzioni in modo sicuro e veloce. Nel secondo passo si cercherà di aumentarne la velocità, mantenendo la sicurezza di funzionamento. Il terzo passo cerca infine di spingere al massimo le prestazioni del computer.
La filosofia di base da seguire è comunque quella di cambiare sempre un’impostazione alla volta e vedere quali cambiamenti tale modifica ha apportato al sistema. Se aumentano i blocchi del pc basterà riportare l’impostazione al valore precedente e provare con un’altra voce. Se la configurazione del Bios dovesse andare fuori controllo, esiste sempre la possibilità, con la voce “Load Setup Defaults”, di ripristinare una configurazione di base sicura.
Sebbene Award abbia acquistato Phoenix, altra azienda produttrice di Bios, le interfacce di configurazione sono rimaste differenti: la maggior parte delle impostazioni del Bios sono comunque abbastanza simili. Perciò la maggior parte dei suggerimenti si può tranquillamente applicare anche ai Bios Ami e Phoenix
Quick Power On Self Test
Funzione:questa funzionalità del menù Boot permette di attivare o disattivare il lungo test iniziale dello stato della memoria. Esso richiede molto tempo perché vengono scritte e rilette varie configurazioni di bit in ciascuna cella di memoria. Suggerimento: il Quick Power On Self Test va di massima posto sul valore Disabled. Questa impostazione permette al pc un avvio più rapido
Boot Virus Detection
Funzione: il Bios emette un messaggio di errore se un’applicazione cerca di scrivere sul Master Boot Record del disco fisso. Suggerimento: questa funzione è del tutto superflua, perché non offre in realtà una protezione adeguata contro i virus di boot. A ogni tentativo di scrittura sul settore di avvio il Bios emette un messaggio: questa impostazione risulta in pratica più fastidiosa che utile. Se si utilizza un boot manager, o si installa un nuovo sistema operativo sul disco fisso, questa funzione deve rimanere sul valore Disabled, per potere lavorare con il computer. Attenzione: la funzione Load Setup Defaults spesso attiva il Boot Virus Detection.
Internal ed External Cache
Funzione: la cache interna (Level 1) e quella esterna (Level 2) fungono da buffer ultraveloci fra Cpu e memoria Ram. Suggerimento: entrambe le voci CPU Level 1 Cache e CPU Level 2 Cache devono sempre essere poste sul valore Enabled. Se fossero disabilitate il pc funzionerebbe più lentamente quasi del 50%. Inoltre, il termine cache esterna oggi è in realtà errato, perché non è più basata come prima su chip di memoria esterni, ma è integrata nelle Cpu moderne.
Memory Hole At 15M – 16M
Funzione: disabilita una particolare area di memoria, affinché il processore possa indirizzare correttamente certe schede Isa poco recenti. Suggerimento: va sempre posta come Disabled, affinché Windows possa usare anche questa zona di memoria. Molte schede madri recenti, del resto, non hanno neppure più uno slot Isa disponibile
Bank Interleave
Funzione: con questa opzione si definisce il numero di banchi di memoria con cui la Cpu può colloquiare in modo indipendente, in modalità quasi parallela. Suggerimento: le impostazioni possibili sono Disabled (None), 2 Banks, 4 Banks o Auto. Il funzionamento migliore si ha scegliendo Auto oppure 2 Banks. In nessun caso impostare Disabled oppure None (nei Bios Phoenix), per non rallentare troppo il pc. L’opzione 4 Banks assicura una buona larghezza di banda per la memoria, ma può dare problemi se si usano vecchi moduli Ram di tipo single side: in questo caso usare sempre la voce 2 Banks oppure Auto. In precedenza era facile distinguere i moduli single sided dai double sided: i primi avevano i circuiti integrati solo su un lato. Ma oggi questa regola non è più valida: conviene verificare sulla homepage del produttore.
Read Around and Write
Funzione: anche questa opzione si trova solo sulle versioni recenti di Bios. Secondo le indicazioni dei produttori di schede madri dovrebbe accelerare l’accesso in memoria. Ma spesso si verifica questa situazione: la Cpu scrive dei dati a un dato indirizzo di memoria e rilegge poco dopo il medesimo indirizzo. Se i dati si trovano ancora nella memoria intermedia il processore li può caricare direttamente da lì, senza accedere nuovamente al modulo di memoria. Suggerimento: in teoria questa impostazione dovrebbe recare vantaggi, ma nella pratica l’opzione non ha dato aumenti di velocità considerevoli .